Quanto deve bere il gatto?

Quanto deve bere il gatto?

Non esiste una regola precisa, perché la quantità di acqua necessaria dipende dalle dimensioni e dalla età del gatto (cucciolo, adulto o anziano), dal periodo dell’anno in cui ci si trova (estate o inverno) e, come è possibile immaginare, dall’alimentazione che segue (cibo secco o umido).

Bere molta acqua è necessario per i gatti, così come per tutti gli esseri viventi.

L’acqua idrata, aiuta i reni a smaltire le sostanze di scarto e preserva il tratto urinario da infezioni e malattie. Quando un gatto assume poca acqua, i reni si sovraccaricano e lavorano più di quanto dovrebbero. A lungo andare, questo lavoro extra può portare il micio adulto a soffrire di insufficienza renale cronica, che è una grave patologia nel gatto.

In genere, un gatto dovrebbe bere tra i 50 e i 100 millilitri per ogni kg del suo peso al giorno. Dunque, se pesa 3 chili, dovrà assumere tra i 150 e i 300 ml di acqua al giorno.


Se il gatto beve poco

Per capire se un gatto è disidratato, può essere utile osservare la presenza di alcuni sintomi, come:
pelo opaco e pelle a squame
pelle poco elastica, che non torna al suo posto o che lo fa dopo qualche secondo. Lo si nota, soprattutto, facendo una prova sulla pelle del collo
attività fisica ridotta, apatia e cattivo umore
– fa la pipì poche volte al giorno
La mancanza d’acqua in alcuni casi, può portare il gatto ad avere problemi all’apparato urinario, come calcoli renali, struvite, ecc.


Se il gatto beve troppo

Allo stesso modo, anche se il gatto beve troppo potrebbe esserci un problema. La polidipsia, o l’ingestione eccessiva di acqua, può indicare che il gatto sta perdendo liquidi in qualche modo, o attraverso l’urina o in altri modi.
In generale la polidipsia è accompagnata dalla poliuria, patologia per la quale il gatto urina più del normale. È possibile riconoscerla se il gatto fa la pipì più di tre volte al giorno, anche fuori dalla lettiera.
Il cambiamento, di solito, avviene poco a poco, per cui gli umani tendono ad accorgersene quando è troppo tardi.

Consigli per idratare il gatto
– è importantissimo che il gatto abbia sempre a disposizione acqua fresca: è buona norma cambiarla almeno una volta al giorno.
evitare le ciotole di plastica perché a volte hanno un odore sgradevole per il gatto che, quindi, si rifiuta di bere. Conviene sceglierne una di acciaio inossidabile o di vetro, magari posizionandole in più posti in casa, soprattutto se il gatto ha problemi a muoversi.
inumidire il cibo secco con un po’ di acqua calda per esaltare il sapore e stimolarlo quindi a bere
– dare tutti i giorni un po’ di cibo umido
– non impedire al gatto di bere da lavandini aperti: spesso adorano farlo. Inoltre, sul mercato esistono delle piccole fontanelle per gatti che simulano il funzionamento del lavandino e che vi consigliamo di usare.

In ogni caso vi ricordiamo che questi sono consigli rilasciati da personale NON VETERINARIO e, quindi, per qualunque dubbio sulla salute del vostro gatto, dovete sempre consultare il vostro medico veterinario di fiducia.

Se i gatti potessero parlare…

Se i gatti potessero parlare…

Non so se a voi capita mai di cercare di indovinare cosa stia pensando il vostro gatto.
A me spesso.
Così come spesso mi fermo a pensare a cosa mi racconterebbero i miei gatti se potessero parlare.

Forse mi farebbero capire che tutte quelle smancerie, quei bacetti o quegli inutili tentativi di infilare loro in gola delle pasticche non sono graditi.

Ma chissà… magari potrebbero raccontarmi del loro passato, della loro mamma e dei loro fratelli, del loro distacco dalla famiglia e della vita da adulti, di quella volta che furono scacciati, perché infastidivano con la loro presenza, o di quando si sono innamorati per la prima volta.

Ecco, se i gatti potessero parlare, vorrei tanto chiedere loro come si sentono, realmente, quando dopo anni di vita in famiglia, sono costretti a cambiare casa – se va bene – o ambiente, finendo in un posto confusionario e pieno di simili, chiamato gattile.

Cosa provano nei confronti di noi umani? Di noi che li amiamo e di quelli che li abbandonano?

Quanto dolore possono percepire i gatti (e loro sono perfettamente in grado di provare sofferenza) che subiscono un distacco e vengono buttati via come un oggetto ormai inutile?

Se i gatti potessero parlare, vorrei chiedere loro quanto male inconsapevolmente creiamo alla loro natura e al loro equilibrio, quando ci accaniamo a spostarli dal loro territorio, a vincolarli alle nostre esigenze, a piegarli ai nostri gusti (anche estetici, se si parla di gatti di razza).

Se i gatti potessero parlare ci farebbero comprendere tanti aspetti della vita animale che presuntuosamente ignoriamo.

Per fortuna i gatti sono dotati di sensi e di comportamenti talmente meravigliosi e perfetti che di parlare non hanno alcun bisogno, specialmente con esseri ottusi come gli umani.